La storia e l’evoluzione dei segni corporei
La pratica di imprimere disegni sulla pelle è antica quanto le prime civiltà.
Iniziata come un rituale spirituale o una pratica tribale, oggi, la decorazione corporea ha acquisito connotazioni differenti.
Dai simboli di status sociale agli amuleti protettivi, ogni cultura ha interpretato e modificato l’arte del marchiare la pelle a proprio piacimento.
Si narra che nell’antico Egitto, ad esempio, certi disegni fossero riservati esclusivamente ai sacerdoti o alla famiglia reale.
Nelle culture polinesiane, i simboli sulla pelle comunicavano la storia personale e il rango all’interno della società.
Con il passare dei secoli, si è assistito ad una vera e propria reinvenzione di questo antico rito.
Attraversato il buio periodo in cui veniva associato alla criminalità o alla vita da marinaio, il segno indelebile sulla pelle è diventato un mezzo d’espressione personale nel mondo occidentale,
attestando il proprio senso dell’identità o commemorando eventi e persone significative.
Negli ultimi anni si è addirittura assistito ad una vera e propria esplosione creativa: le tecniche e i colori si sono moltiplicati, i maestri in quest’arte si sono specializzati in stili sempre più definiti,
da quelli tradizionali a quelli moderni, astratti, realistici o ispirati alle avanguardie artistiche.
Simbolismi e codici interpretativi del decoro cutaneo
Ogni segno dermico si porta dietro un universo di significati. Ecco perché è fondamentale scegliere con cura i disegni da impressum sulla pelle,
dato che molte volte rappresentano veri e propri cifre simboliche.
Alcuni soggetti rimangono classici e intramontabili, come le rose, che possono simboleggiare l’amore, la passione o il dolore,
a seconda del contesto e della personalizzazione al loro interno.
Uccelli come la fenice, frequentemente scelti per rappresentare la rinascita e la trasformazione, riflettono non solo l’intenzione
di chi li porta ma anche un intero background culturale.
Da non dimenticare sono quei decori pellegrafici che richiamano l’astrologia, come i segni zodiacali, utilizzati per enfatizzare una connessione con le forze celesti, o le caratteristiche legate al proprio segno.
Gli elementi della natura sono altrettanto popolari: l’acqua, per la sua fluidità e adattabilità; il fuoco per la passione e la forza;
la terra come simbolo di solidità e stabilità; l’aria rappresentazione di libertà e creatività.
Questi quattro elementi, inseriti in diverse combinazioni e stili, offrono uno spettro ampio di espressioni personali.
I simboli tradizionali e le loro metamorfosi contemporanee
Quando si parla di arte dei segni permanenti, non possiamo dimenticare quelle figure tradizionali che hanno fatto la storia di tale pratica e che ora vengono reinterpretate in chiave moderna.
I cuori, le ancore, le figure retoriche, appartenenti al repertorio classico del tatuaggio marinare è ancora ampiamente in voga,
ma i nuovi artisti reinterpretano queste immagini attraverso stili e tocchi personali che rendono ogni opera unica.
Motivi orientali, come draghi e koi, racchiudono in sé un patrimonio di significati legati al coraggio, alla fortuna e alla perseveranza.
Persino miti e leggende trovano la loro via sotto la pellem attraverso iconografie che richiamano dei, eroi e creature fantastiche.
Preparano e custodiscono storie, saggezze e valori di intere filosofie di vita in una semplice immagine.
In tempi recenti, si è assistito anche ad un interesse crescente verso simboli geometrici e pattern minimalisti.
Questi, con la loro eleganza essenziale e con capacità di costruire significati attraverso forme e ripetizioni,
apportano una ventata di modernità alla millenaria arte del marcare il corpo.
Critica sociale e autocostituzione attraverso il tatuaggio
La scelta di un imprimatura cutanea può essere anche un atto di ribellione, un modo per distinguersi dalla massa e allo stesso tempo per comunicare un messaggio più ampio.
Al di là della pura estetica, soggetti come citazioni, icone politiche o simboli di lotta sono esempi di come l’arte del persistere sulla pelle possa divenire un medium di autocostituzione o addirittura un canale per trasmettere critica sociale.
Non solo i giovani, ma persone di tutte le età imprimono sulla pelle convenzionalità che rappresentano la propria visione del mondo, le proprie convinzioni o desideri di cambiamento.
È uno strumento potente che ha la capacità di connettere l’individuo alla collettività e viceversa, rendendolo partecipe di una narrazione più grande.
Con la diffusione di questo arte di inscrivere segni sulla pelle, cresce anche il dibattito circa il suo accettazione nel mondo lavorativo e nella società in generale.
Ciononostante, è innegabile come la pratica del tatuaggio abbia superato ormai molte delle barriere culturali che in passato lo confinavano in sfere limitate, diventando parte integrante dell’identità personale e collettiva.